«Ora sta a te. Cosa ci canti di bello?», mi chiese Tullio.
«L’», gli comunicai.
«Auguri…», commentò quello.
Il tono esprimeva chiaramente disapprovazione.
«Contento tu…», sembrava voler dire Tullio.
O ancor più:
«Se t’andrà male sarà peggio per te».
In un battibaleno sentii il motore andare al massimo dei giri. Avrei potuto prendere il volo.
Tanta agitazione, e poi, all’improvviso, più nulla. Caddi in preda alla calma e all’indifferenza che precedono un’esecuzione capitale.
Le scantarellate, direte voi, non avrebbero forse dovuto essere un divertimento? Un gioco?
Continua a leggere Tre millantatori all’Opera – Un paltò da tenore (Parte terza)