Voci nel Giorno della Memoria

Auschwitz. Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche scoprirono gli orrori del campo di concentramento e sterminio. Pochi sopravvissuti. Tra gli italiani, Primo Levi, Liliana Segre, Piero Terracina e Sami Modiano.

Lì morì un numero imprecisato di esseri umani. Forse un milione. Forse un milione e mezzo.

Cosa significa eliminare quasi un milione e mezzo di persone? Significa trasformare in deserto una città come Milano.
A cosa corrisponde uccidere quindici, venti milioni di persone? Potrebbe corrispondere allo svuotamento di tutte le principali città italiane, le più popolose.

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Tre millantatori all’Opera – Il soprano bolognese (Parte prima)

Lessi di un episodio avvenuto al Caffè Florian di Venezia, non so in quale anno del boom economico. Un giovane direttore d’orchestra che avrebbe fatto una bella carriera incontrò, per caso, un corpulento signore oltre la settantina, dalla chioma bianca un poco scapigliata. In maniera esuberante raccontò di essere non solo un famoso tenore ma anche il rivale di Enrico Caruso al Metropolitan di New York. Disse di aver cantato con Arturo Toscanini.

“Ah, ah, ah! Lei lo conosce?» chiese il direttore d’orchestra al critico musicale che raccontava il fatto su una rivista, non ricordo se questi fosse Rodolfo Celletti o Giorgio Gualerzi.

«Ha detto che il suo nome è Giovanni Martinelli”, continuò mettendo implicitamente in dubbio la veridicità delle parole. Insomma un fanfarone da caffè di lusso.

Il signore «canuto» aveva raccontato, né più né meno, la verità.

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